con Luigi Snozzi, AreaTecnica s.r.l. 

 

Dalla osservazione di questo brano di città, limitato verso ovest dall’ansa del fiume Tevere e verso est dal sistema di Viale Flaminia / Viale Tiziano, è evidente la precisa forma triangolare del quartiere nel quale l’area di concorso è inserita. Tutta la zona è caratterizzata da elementi di carattere pubblico molto rilevanti. Procedendo da ovest troviamo il complesso del Ministero della Farnesina, l’area dello stadio Olimpico e quella del Foro Italico. Quindi, attraversato il fiume, un’ampia zona destinata a campi da tennis e altre attività sportive, e il Museo nazionale delle Arti del XXI secolo “Maxxi”. Infine, disposte in forma isolata, il palazzetto dello sport di Nervi, lo stadio Flaminio, il quartiere Olimpico e il parco della Musica.

La forma triangolare del quartiere ha il suo asse di simmetria su Via Guido Reni che, attraverso il Ponte della Musica, la collega con la riva destra del Tevere, da un lato, e con il parco di Villa Glori, dall’altro. Il triangolo è attraversato obliquamente dall’asse diagonale urbano attestato su Ponte Duca d’Aosta che lo mette in collegamento con l’area dello Stadio Olimpico.

 

A questa diagonale il progetto ne contrappone simmetricamente un’altra, in direzione opposta, la quale, provenendo dal fiume Tevere e dal suo sistema dei campi da tennis, dopo avere intersecato Viale Vignola incrocia Via Guido Reni definendo una nuova ampia piazza che diventa la naturale e necessaria estensione della piazza di ingresso del “Maxxi”. In questo modo viene ricostruito il rapporto spaziale tra le due diagonali e realizzata una “nuova piazza” che unisce le due parti del quartiere, separate dall’asse viario di Via Guido Reni, attraverso un edificio porticato. Il nuovo asse si attesta sul sistema dei campi sportivi esistente sulla riva del fiume Tevere garantendosi un collegamento, anche visuale, con questo.

 

La nuova piazza definisce all’interno dell’ambito di concorso due nuove aree di edificazione: una verso est, destinata ad accogliere la “Nuova Città della Scienza”, e una verso ovest, destinata alla residenza e alla ricettività. In quest’ultima verrà localizzato anche il nuovo hotel posto all’incrocio tra il nuovo asse diagonale e Viale Vignola. Su Via Guido Reni verrà ripristinato su entrambi i lati il filare di alberi, in parte esistente, eliminando invece tutte le alberature in corrispondenza della nuova piazza.

 

L’idea del progetto è quella di rafforzare e compattare la forma triangolare del quartiere mettendo in maggiore evidenza le diverse parti che lo compongono, in particolare le aree delle istituzioni pubbliche sportive e ludiche. Data la già forte presenza urbana di questi elementi il progetto intende ottenere una forte compattezza dell’insieme senza altri nuovi elementi che emergano per forma e/o dimensione. Lo stesso rapporto tra il Maxxi e la “Nuova Città della Scienza” dovrà rimarcare la ricerca di questa unità, evitando grosse differenze, soprattutto di altezza, tra i due elementi.