con Luigi Snozzi, AreaTecnica s.r.l. 

 

la piazza

La piazza manterrà la sua disposizione su due livelli principali distinti che verranno messi in relazione da una ampia scalinata. Questa andrà ad affiancare il sistema di risalita dal parcheggio sotterraneo, attualmente esistente, diventando oltre elemento di valore scenografico. Essa potrà essere utilizzata anche come tribuna per assistere agli spettacoli che verranno proposti per rivitalizzare, anche da questo punto di vista la piazza. Essa diventerà anche la scalinata di ingresso al livello superiore della piazza dove troverà collocazione il Nuovo Teatro Apollonio. Le sue dimensioni garantiranno la continuità spaziale e funzionale tra le “due” piazze. Lo stesso tipo di pavimentazione usata su tutta la sua superficie, ed estesa anche alla zona retrostante del teatro e al nuovo fronte della ex caserma Garibaldi, renderà la piazza un elemento unico del contesto immediatamente identificabile. Un terzo livello della piazza, anch’esso spazialmente collegato agli altri due, costituirà l’estensione dello spazio di ingresso del nuovo teatro. Esso, in una visione più estesa del progetto, potrebbe accogliere lo spazio per le conferenze che il bando prevede nell’edificio che andrà a sostituire il complesso di Via Ravasi. Una sua collocazione in questo ambito aumenterebbe l’importanza di questo spazio rendendola di fatto appartenente alla sfera pubblica. Una copertura unica di questa porzione di piazza unirebbe questa funzione con quella del sistema di risalita esistente ri-qualificandolo.

 

la ex caserma Garibaldi

La sede della ex caserma Garibaldi verrà sottoposta a un intervento di restauro che prevederà la riapertura sul lato della piazza del porticato esistente. In questo modo l’edificio diventerà parte integrante della piazza stessa, confrontandosi con questo elemento (il portico) con lo spazio pubblico, piazza che viene estesa fino all’edificio stesso mediante la messa in opera di una pavimentazione unica e l’eliminazione del traffico veicolare da Via Spinelli. L’edificio diventerà l’elemento architettonico di riferimento della piazza “bassa” in contrapposizione sul lato opposto della stessa all’edificio del centro commerciale. Dal punto di vista urbano si auspica il completamento su tutti i quattro lati dell’isolato dell’edificio caratterizzandolo di fatto come un edificio a corte che segnerebbe, con la sua mole, l’ingresso ufficiale nella piazza anche per chi proviene dalla parte sud-ovest della città.

 

il teatro

 

Il nuovo teatro, previsto sull’area occupata da quello attualmente esistente, si presenta come un elemento di forte caratterizzazione del contesto. Per forma, dimensioni e “isolamento” dagli altri edifici esso appare come un “monumento” inserito nel contesto di Piazza della Repubblica.Il teatro si apre verso la piazza con un ampio porticato di ingresso che da accesso al foyer e alla biglietteria. Lo spazio per il pubblico (circa 1.500 posti) è disposto su due livelli, la platea e una balconata al piano primo. Il piano primo, in particolare, è l’elemento fortemente caratterizzante del teatro. Verso la piazza è infatti previsto uno spazio destinato a ristorante/bar utilizzabile anche quando il teatro è chiuso. Ad esso si accede dal sistema di risalita interno (scale e ascensore) e dalla scala esterna che caratterizza la facciata verso Via Giulio Bizzozero. Sul lato opposto, verso la piazza, il piano si caratterizza con una balconata perimetrale che offre un’interessante e suggestiva visione su piazza della Repubblica. Nella parte posteriore il teatro è caratterizzato dalla torre per gli impianti scenici e dai magazzini per gli scenari, facilmente raggiungibili dai mezzi di trasporto necessari. Esternamente l’edificio si presenta in forma compatta: un parallelepipedo allungato, con uno slittamento del piano terra che definisce il portico di ingresso, delimitato sul lato posteriore da un volume più alto. Le facciate sono caratterizzate da una griglia di elementi verticali metallici che uniformano gli altri elementi che costituiscono l’involucro: dietro questa struttura, infatti, si alternano, a seconda delle esigenze, tamponamenti di chiusura in muratura o vetrati o spazi vuoti aperti sui percorsi. Nelle ore notturne il teatro si “accende” come una “lampada” diventando un elemento fortemente caratterizzante di tutto il contesto.

 

 

 

complesso di Via Ravasi

 

La zona collinare dove si situa il secondo ambito del concorso rappresenta, a livello geografico, la parte iniziale della collina di Bosto. Per questa zona è stata prevista una cortina di edifici che definiscono, chiudendo questo lato della piazza, il nuovo centro progettato. L’intervento è costituito da un edificio a base rettangolare che si articola attorno a un cortile centrale aperto a livello della strada di accesso. Su questo cortile si affacciano i negozi previsti al piano terra. L’edificio si apre direttamente sulla strada con un grande porticato che estende il sistema delle piazze anche al suo interno. L’edificio ha una forte caratterizzazione formale urbana definita da un sistema di pilastri e travi, rivestiti in pietra, che generano una maglia regolare su tutte le facciate dell’edificio. Ai piani superiori sono previsti gli uffici e, all’ultimo, la sala conferenza. Questa è dotata di un accesso indipendente che la rende sempre utilizzabile. Essa si affaccia sulla piazza principale connotandone, in questo modo, un valore collettivo. Sul  retro di questo edificio è stato previsto un edificio lineare, destinato alla residenza, con il prospetto principale verso sud, che si apre, verso la collina, su un vasto terrazzamento (la copertura dei parcheggi). Ad esso si può accedere anche da Via dei Giardini garantendo, in questo modo, un ingresso anche da questo lato al sistema delle piazze. Avendo spostato l’edificio verso nord esso viene in questo modo collegato all’altro complesso e viene garantito che tutti gli appartamenti risultino orientati verso sud. Il lato di questa piazza verso la collina è costituita da un filare di alberi che con quelli esistenti forma il crinale della collina. L’edificio è realizzato su un sistema di pilotis che liberano il piano terra permettendo allo sguardo di spaziare nelle due direzioni e collegando, idealmente, la collina alla città.