Il problema fondamentale di Rosà è costituito dall’attraversamento dell’abitato lungo la direttrice nord-sud.
Il costante traffico veicolare divide completamente la piazza del Municipio dal sagrato della Chiesa e ha reso inabitabile gran parte del borgo antico. Per questo, malgrado gli interventi recenti, i quartieri periferici rifiutano qualunque rapporto con il potenziale centro.

 

La proposta progettuale è articolata in tre fasi:

 

a - La definizione dell’anello viario e della cinta alberata

La prima operazione consiste nella definizione di una viabilità alternativa a quella attuale che attraversa l’abitato di Rosà nelle direttrici nord-sud e est-ovest e che rende di fatto inattuabile qualunque tentativo di definizione architettonica unitaria del centro.

La nuova viabilità stabilisce la separazione del flusso di traffico prevalente in due direzioni distinte (da e per Bassano del Grappa).

 

L’anello prevede una sezione tipologica di metri 9.50 e comprende:

- una carreggiata di scorrimento a senso unico (3.00 ml),

- un sistema longitudinale per la sosta e la manovra (4.50 ml),

- un marciapiede alberato sul bordo interno (2.00 ml)

inoltre un marciapiede sul bordo esterno (minimo 1.00 ml), da ricavare, qualora non esistente, disponendo l’arretramento dei nuovi fronti costruiti.

 

La circolazione e la sosta nell’ambito dell’Area Centrale (la zona all’interno dell’anello viario) sono consentite ai residenti e ai mezzi di servizio e può comunque essere precisata in occasione di determinate situazioni (festività, mercato settimanale, manifestazioni pubbliche).

 

L’anello viario risolve il problema viabilistico legato all’attraversamento del paese e contribuisce, grazie alla disposizione del filare di tigli lungo il bordo interno, alla definizione formale della nuova cinta di Rosà.

Questo perimetro alberato marca a livello territoriale l’Area Centrale di Rosà, in analogia con l’idea di presidio dell’intorno riscontrabile nell’impianto delle città murate venete o delle ville di pianura.

Gli elementi che concorrono a precisarne i limiti sono il cimitero, lo stadio comunale, il nuovo quartiere residenziale ed eventualmente un quarto elemento, con contenuto pubblico, da localizzare nell’angolo sud-est del nuovo anello.

 

b - La definizione del Centro Civico di Rosà

Una volta disposta la nuova viabilità si passa al riscatto del “centro storico”.

Dall’idea di protezione del centro storico si passa all’idea di promozione del centro civico. Si tratta di attribuire alle istituzioni pubbliche esistenti, attraverso adeguati interventi, nuovi valori e relazioni che le promuovano a punti di riferimento significativi all’interno del contesto urbano.

 

Tutta l’Area Centrale (rete viaria e piazza) viene posta a livello del marciapiede esistente in modo da realizzare un’unica piastra pavimentata. In corrispondenza del centro, la piastra forma uno spazio aperto unitario che accoglie liberamente gli edifici primari, ciascuno con il proprio orientamento: il palazzo del Municipio, la Chiesa e il campanile, la Cappella, la Casa Parrocchiale con il giardino cintato, la Villa liberata dagli annessi in cui potrà essere accolta la Biblioteca Comunale e la Torre piezometrica.

 

La realizzazione di un edificio porticato a “L”, in grado di ospitare uffici, negozi, bar e ristoranti, definisce lateralmente la nuova piazza e contribuisce a riunire e a valorizzare gli elementi monumentali precedentemente descritti, oltre a garantire ampiamente il recupero della capacità edilizia sottratta con le demolizioni.

 

c – La densificazione dell’Area Centrale

La rete viaria all’interno dell’Area Centrale viene intensificata in modo da favorire i collegamenti pedonali di tutto l’agglomerato verso il nuovo centro civico.

Due nuove strade di calibro ridotto entrano nel centro progettato: la prima, a monte della roggia, si estende in direzione est-ovest puntando sulla torre campanaria; la seconda, in direzione nord-sud sbuca sulla piazza quasi in corrispondenza dello snodo fra il nuovo edificio porticato e la Casa parrocchiale.

Una terza strada, concorde alla prima, corre parallela alla roggia valorizzandone lo sviluppo.

 

L’anello alberato avvicina i singoli quartieri al centro.

Il tessuto al suo interno viene densificato in modo da valorizzare il vuoto costituito dal nuovo Centro Civico. La densificazione viene attuata secondo la normativa vigente, rafforzandone gli indici di sfruttamento e senza la necessità di ulteriori strumenti di controllo formale degli interventi privati.