Il territorio comunale di Ponte San Nicolò, naturale "estensione" sud-est del Comune di Padova, solcato da nord a sud dal corso del fiume Bacchiglione, che ne costituisce anche il confine settentrionale e lo separa dalla zona industriale di Saonara, è attraversato, in direzione nord-ovest sud-est, dalla strada statale "Piovese" che unisce il capoluogo con Piove di Sacco, attraversando il Bacchiglione in corrispondenza del Ponte di Ferro centro del paese. È proprio il tracciato di questa strada, che assume il nome di Via Marconi, caratterizzato da un notevole flusso veicolare, anche di tipo pesante, a condizionare negativamente lo sviluppo e la qualità del nucleo di Ponte San Nicolò creando un frattura priva di soluzione di continuità tra la parte nord e sud del nucleo abitato. Il paese appare infatti diviso chiaramente in due porzioni chiuse nel loro sviluppo a nord dal corso del fiume Bacchiglione e a sud dal tracciato del raccordo autostradale A13. Questa divisione si accentua inoltre in corrispondenza del centro del paese per la presenza delle rampe di raccordo del Ponte di Ferro. La doppia cesura, dovuta all'incrocio quasi ortogonale tra la strada statale e il fiume Bacchiglione, ha comportato lo smembramento delle funzioni e delle sedi istituzionali del Comune (chiesa, vecchio municipio, nuovo municipio) nei diversi comparti, con lo scopo di diffondere il centro ma finendo realmente con l'aumentare lo smembramento.

 

Il paese, privo di un centro nel quale riconoscersi, ha subito pertanto una forte diffusione territoriale, tipica degli insediamenti delle periferie urbane venete, risultando privo di una reale configurazione e di una sua reale identità.

 

La proposta progettuale oggetto di questo "Piano Guida" si sviluppa pertanto dalla necessità di alleggerire il traffico di attraversamento della zona centrale del paese mediante la realizzazione di una viabilità alternativa a quella attuale che attraversa l'abitato di Ponte San Nicolò e che rende di fatto inattuabile qualunque tentativo di definizione architettonica unitaria del centro. Essa sarà costituita da una circonvallazione viaria che sfrutta in parte le strade gia esistenti e prevede, per l'attraversamento del fiume Bacchiglione, la realizzazione di due ponti, uno a nord e uno a sud del centro del paese. Il vecchio ponte, sgravato del traffico veicolare, avrà comunque il ruolo di riunire ancora una volta le due parti di città divise dal fiume Bacchiglione, assumendo però un carattere pedonale.

 

Questa circonvallazione, oltre ad alleggerire il traffico veicolare nella parte centrale del paese, ne ridisegna il nuovo centro civico, costituendone il perimetro che a livello territoriale viene evidenziato dall'utilizzo di un'alberatura ad alto fusto, in forma quasi di cinta muraria e in analogia con l'idea di presidio dell'intorno riscontrabile nell'impianto delle ville della pianura veneta.

 

Con lo stesso principio verranno delimitati anche i confini nord e sud della maggiore densificazione edilizia mentre un doppio filare di alberi, disposto lungo Via Marconi, garantirà a questa strada un assetto più urbano conferendogli un ordine capace di contrastare la ridotta qualità architettonica degli edifici che vi si affacciano senza la necessità di intervenire direttamente su questi.

 

Il filare alberato assume quindi in questo progetto una duplice valenza: individua il limite, del centro civico, dell'espansione della zona residenziale, del paese, e segna in modo inequivocabile il punto di interscambio, reale o teorico, tra l'automobile e la zona pedonale.

 

Lo svuotamento dal traffico veicolare del nuovo centro civico, la cui promozione si contrappone al concetto di promozione del centro storico, e l'attribuzione alle istituzione pubbliche esistenti all'interno del perimetro individuato, attraverso adeguati interventi, di nuovi valori e relazioni che le promuovano a punti di riferimento significativi all'interno del contesto urbano, conferisce un nuovo valore sociale, soprattutto, al Centro Civico elemento ora caratterizzante e nel quale si identifica la comunità.

 

La nuova circonvallazione, assieme all'individuazione del limite dell'espansione edificatoria del paese,  rappresentano quindi i più significativi elementi del progetto di riqualificazione urbana del Comune di Ponte San Nicolò.

 

Progetto la cui fattibilità reale è garantita dalla sua attuabilità per fase successive e di portata limitata che pur dilatando i tempi complessivi di attuazione comporta disagi e costi di realizzazione contenuti; il progetto è pensato articolato nel tempo, realizzabile a tappe, senza l'intenzione di volere controllare tutto il territorio, restringendo gli obiettivi agli interventi minimi e indispensabili. Questo progetto ha infatti come obiettivo principale quello di promuovere l'identità del luogo e di favorire il senso dell'orientamento, due componenti sempre presenti nei centri storici che sono spesso andati perduti nella città di oggi.

 

La riqualificazione di Via Marconi, asse di penetrazione e non più di attraversamento di Ponte San Nicolò,  diventa, assieme all'individuazione della circonvallazione, che definisce il nuovo centro civico, l'elemento portante del Piano Guida. Una fase successiva del progetto prenderà in considerazione gli elementi attestati su questa strada dotati di qualità e funzione sociale, elementi stra-ordinari (ville, parchi, ecc.) per farne dei punti notevoli di riferimento rispetto alla continuità dell'edificato.

 

Il progetto si concentrerà dunque sull'area centrale, che comprende la zona della chiesa, delle scuole, del municipio vecchio e di quello nuovo, individuando tre nuove piazze alle quali si attribuiranno nuovi servizi con prevalenza di edifici pubblici.

 

Successivamente anche le frazioni al di fuori del limite "urbano" individuato (Rio, Roncajette, ecc.) saranno soggette ad una progettazione che darà loro una nuova identità fissando anche in questi casi i limiti della nuova espansione attraverso progetti specifici più vicini ai singoli bisogni.