con Luigi Snozzi, Mario Gemin

 

Il tessuto urbano di Maser si sviluppa linearmente tra i poli opposti del municipio, a ovest, e del tempietto, a est, annesso alla villa Barbaro che funge da sfondo prospettico della strada proveniente da Asolo. Alla direttrice espressa da tale sistema insediativo fa da contrappunto il "vacuum" rappresentato dal grande parco che funge da elemento di riunificazione del territorio, attraverso l'esaltazione dell'asse trasversale compreso tra l'esedra ricavata alle pendici del colle e il doppio filare di alberature in direzione della pianura. Il progetto intende recuperare e riqualificare la struttura originaria del paese, sottolineando la presenza del vuoto rappresentato dal parco, favorire la densificazione del costruito al di sotto della via bassanese, secondo un modello insediativo riscontrabile nei nuclei abitati sorti nella fascia pedemontana, e promuovere la destinazione a verde dei lotti posti al di sopra della strada. Il progetto individua in questo insediamento lineare una "sequenza di piazze", poste a ridosso della collina e definite spazialmente da un muro di pietra (in parte già esistente, il muro della villa), e ne precisa il carattere (destinazione d'uso-gerarchia). I collegamenti ciclo-pedonali tra tali piazze saranno garantiti dall'auspicabile realizzazione di un marciapiede-pista ciclabile a ridosso del muro.

In tale sequenza le due piazze esistenti costituiscono le "porte di accesso" al paese:

- la "Piazza Civica", ad ovest, dove hanno sede le Istituzioni del paese (il Municipio, la Biblioteca) e dove si potrebbe ricavare la futura localizzazione del monumento;

- la "Piazza del Tempietto", a est, quale centro monumentale;

- la "Piazza Nuova o Piazza del Mercato" quale nuovo centro e punto di snodo del percorso di attraversamento del paese, dove troveranno sede un albergo con sala conferenze, l'azienda di promozione turistica (APT), l'ufficio postale, banche, negozi, abitazioni, magazzini comunali e parcheggi.

 

 

Tale piazza, tema del concorso, è definita da una quota orizzontale e da due edifici, necessariamente di altezza diversa, posti l'uno perpendicolare e l'altro parallelo alle curve di livello della collina. Data la posizione dell'area rispetto al paese e data la situazione di precarietà, l'edificio più alto ed il nuovo muro ricompongono e meglio definiscono spazialmente la parte del territorio posta sopra la strada.  La piazza determina la presenza del portico al piano terra dei due edifici mentre il terrapieno, ad est, diventa uno spazio speciale, definito da un basamento e da un muro volutamente intonacato: questo "palco" può rendersi utile per le manifestazioni pubbliche, oltre che per ricevere il monumento. Questo può infatti trovare nuova sede sopra tale basamento, anche se è auspicabile la sua nuova collocazione nella piazza civica del Municipio. L'edificio più alto contiene l'albergo: il piano terra reagisce alla piazza con la presenza della hall, del bar e del ristorante, con i relativi servizi, i piani intermedi sono destinati alle camere, mentre l'ultimo piano, potendo godere della migliore visuale sul paesaggio circostante (il paese, la villa, il tempietto, il parco, la piazza civica, …) ha un carattere più pubblico e prevede la presenza di un'unica sala per conferenze, vista anche la massiccia presenza di aziende locali, per manifestazioni pubbliche o altro.

L'altro edificio consegna al piano piazza dei locali a negozio con relativi magazzini interrati, destinando a utilizzazione pubblica quelli posti ad est dove è previsto l'ufficio postale e la sede della azienda di promozione turistica. Le due parti sono formalmente distinte da una scala che mette in comunicazione la piazza con un giardino pubblico posto ad una quota superiore. Il piano superiore a residenza sfrutta l'attuale conformazione del terreno per la realizzazione di giardini privati Data la conformazione attuale dell'area, la necessità di reperire dei parcheggi, in vista anche dell'intervento che si intende promuovere, e la scelta di non dare come regola una piazza a parcheggio permanente, si è previsto un piano interrato con destinazione principale a parcheggio. Oltre al ricovero delle auto trovano sede i locali di deposito e i locali macchine dell'albergo, i magazzini dei negozi, gli spazi accessori delle abitazioni e alcuni vani a disposizione del Comune.  L'assetto complessivo prevede lo spostamento e il tombamento dell'attuale roggia, limite sud dell'area di concorso, in considerazione anche della sua limitata importanza ambientale.

I materiali impiegati nel progetto:

-           il muro che definisce a sud la piazza: pietra con corsi di mattoni così come il muro del parco della Villa Barbaro

-           la piazza, il portico, la scala, il basamento-"palco": pietra di Vicenza

-           gli edifici: murature di laterizio intonacate di colore bianco o simili

-           i giardini pubblici e privati: tappeto erboso con percorsi pedonali in pietra di Vicenza